L’essere umano si è allontanato così tanto dalla natura — da quella che lo circonda e da quella che lo abita — da aver perso una delle sue capacità più preziose: discernere ciò che lo nutre da ciò che lo danneggia.
Gli animali lo fanno da sempre.
Sentono da lontano le intenzioni di chi si avvicina.
Annusano un cibo e sanno se è adatto al loro organismo.
Si offrono al contatto e alla relazione finché sentono che ne traggono beneficio… ma sanno anche quando è il momento di fare due passi indietro e stare da soli.
Noi no.
Noi ci esponiamo a tutto.
Ingoiamo di tutto.
Incontriamo chiunque.
Restiamo troppo.
Ci forziamo. Ci confondiamo.
E spesso chiamiamo libertà quella che è solo una perdita di sensibilità.
Siamo diventati ciechi alle sensazioni, sordi al corpo, addomesticati a ignorare il disagio.
Eppure abbiamo ricevuto in dono un’intelligenza biologica finissima, capace di guidarci in ogni scelta: dal cibo che ci nutre alla relazione che ci apre, dallo spazio che ci rigenera al momento giusto per dire no.
Ma siamo ancora in grado di sentirla?
Oggi viviamo in un mondo saturo di stimoli, offerte, contenuti, prodotti, esperienze…
Tutto promette qualcosa.
Tutto ci chiede attenzione, tempo, energia.
E tutto vuole essere consumato.
È qui che si apre una scelta semplice, ma decisiva: Vuoi essere un consumatore… o un essere vivente che consuma?
In BioMAGIA offriamo pratiche, visioni ed esperienze per riattivare l’intelligenza del sentire.
Per tornare a essere esseri consapevoli, capaci di sentire cosa ci chiama, cosa ci appaga, cosa ci sostiene — e cosa invece ci appesantisce, ci svuota, ci spegne.
Discernere non è un ragionamento.
È una sensibilità che si allena.
E il corpo è la sua casa.
E tu?
Quando è stata l’ultima volta che hai sentito, chiaramente, che qualcosa ti faceva bene? Cosa succede nel tuo corpo quando accetti qualcosa che in realtà non desideri?
Note
- Il concetto di discernimento sensoriale è alla base di molte pratiche somatiche e filosofie orientate alla consapevolezza interiore.
- Alcuni studi in ambito neurofisiologico e psicobiologico sottolineano come le scelte più allineate al benessere derivino da una buona percezione enterocettiva e non solo da processi logico-razionali.
