Perché non diventi chi vuoi essere (anche se ci provi da una vita)
Sempre più persone, e da sempre più tempo, sono alla ricerca di un modo per “migliorarsi”.
C’è chi vuole esprimere un talento, chi desidera liberarsi di un limite, chi sogna di accedere a un livello di sé che sente vicino, quasi a portata di mano… eppure sfuggente.
Il mercato risponde a questa richiesta crescente con un’offerta sterminata di metodi, corsi, prodotti, strategie. La promessa è sempre la stessa: seguendo questo percorso diventerai leader, sicuro di te, attraente, carismatico, simpatico…
Come se queste qualità potessero essere aggiunte dall’esterno, una alla volta, come funzioni opzionali di un software.
La trappola delle qualità “applicate”
Il messaggio implicito è: oggi sei così, ma se applichi il metodo diventerai anche così.
Un po’ come se leadership, carisma o simpatia fossero il risultato di un’applicazione pratica, e non l’espressione naturale di ciò che siamo nel profondo.
Questo approccio miete vittime di continuo. E il suo fascino non cala, anzi: chi fallisce pensa che la colpa sia sua.
Non sono costante.
Non ci credo abbastanza.
Non ho forza di volontà.
Ma non è così.
Il problema non è la tua costanza o la tua motivazione: è che il “prodotto” non è consumabile. Non si può applicare qualcosa che non nasce da te come se fosse un vestito da indossare.
La radice comune di ciò che cerchi
Leadership, carisma, simpatia, sex appeal… hanno un denominatore comune: l’autostima.
E l’autostima autentica si fonda sulla sicurezza di sé.
Ma se hai paura di te stesso — di ciò che senti, di ciò che potresti scoprire — non puoi stimarti davvero, né essere sicuro nel profondo.
Ecco il paradosso: non puoi passare dal bisogno di approvazione degli altri al carisma autentico semplicemente imparando delle tecniche.
La vera trasformazione non avviene aggiungendo strati, ma togliendoli.
La via che non ti insegnano
L’unico modo per diventare chi desideri essere è completarti: conoscerti a fondo e accettarti, strato dopo strato.
Non è un esercizio motivazionale, è un processo di contatto con te stesso.
Quando questo accade, ti muovi con una luce nuova negli occhi che dice: so chi sono.
È una luce che non ha bisogno di esibirsi. Si traduce in postura, linguaggio del corpo, armonia nei gesti. Risulta interessante e unico, pur lasciandoti spontaneo e naturale.
E, ironia della sorte, proprio in quel momento smetti di inseguire la leadership, il carisma o la simpatia… perché ti accorgi che sono sempre stati lì, in attesa di essere liberati.
