
Entriamo nei passaggi principali dello sviluppo della nostra specie per individuare quando siamo divenuti Unici e cosa ce l'ha permesso.
La mano, esplorando il mondo, aveva insegnato alla mente a riconoscere le cose, distinguerle, definirle. Ogni oggetto manipolato portava con sé un insieme di informazioni: forma, peso, funzione, utilità. Ma per poter condividere tutto questo con gli altri, serviva un nuovo strumento: la parola. Il linguaggio nacque come naturale estensione di ciò che il corpo aveva già separato e riconosciuto. Un suono diventava contenitore di un significato complesso, condensando intere esperienze in una semp
Redazione
La capacità di inibire gli impulsi per assolvere un compito aveva dato all’essere umano un enorme vantaggio adattativo. Potevamo sospendere il desiderio immediato per servire la funzione del gruppo. Potevamo focalizzare l'attenzione su un ruolo preciso. Potevamo controllare l’istinto per obbedire a un progetto collettivo. Ma proprio in questa capacità nacque il terreno fertile per qualcosa di nuovo: il giudizio interiore. Finché l’inibizione serviva solo a regolare i comportamenti visibili, l’
Redazione
La manipolazione aveva insegnato alla mente a separare, riconoscere, definire. La parola aveva trasformato ogni definizione in un simbolo sonoro. Con la parola, nacque la possibilità di pensare. Per la prima volta il pensiero anticipava l’azione. Non era più necessario agire per scoprire cosa accadrebbe: potevamo prevedere, progettare, immaginare gli esiti prima che accadessero. Il gesto, prima spontaneo, divenne programmabile. Questo nuovo potere permise qualcosa di completamente inedito ne
Redazione