Quando pensiamo a un corpo sano, il pensiero comune si ferma spesso alle sue funzioni vitali: il cuore batte, i polmoni respirano, il sangue circola, gli organi lavorano. A questi si aggiungono i valori delle analisi: pressione nella norma, esami del sangue regolari, parametri clinici nella fascia di riferimento. Se tutto questo rientra negli standard numerici, ci sentiamo autorizzati a dire che il corpo “funziona bene”.
Ma è davvero questo il metro di un buon funzionamento dell’organismo?
In realtà, esiste un livello più profondo di funzionamento, che non riguarda soltanto i numeri e le misurazioni organiche, ma la qualità enterocettiva, e quindi lo stato di integrità e di interezza dell’organismo.
Un corpo può essere clinicamente “in regola”, e al tempo stesso vivere in una continua fatica interiore: tensioni croniche, stati sottili di allerta, confini di sé confusi, bisogni oscurati, iper-controllo emotivo, ipersensibilità agli stimoli.
Tutto questo non compare nelle analisi di laboratorio, eppure definisce lo stato reale in cui il corpo si trova.
Il buon funzionamento non si misura solo nella stabilità degli organi, ma nella capacità del corpo di essere percepito, abitato e integrato. Quando la mente cessa di sovrascrivere la fisiologia e si reintegra nel sentire corporeo, emergono funzioni più ampie e profonde:
- un chiaro confine di sé, senza rigidità né confusione;
- un senso spontaneo di sicurezza, indipendente dagli stimoli esterni;
- una percezione limpida dei propri bisogni reali;
- una autodeterminazione naturale, priva di sforzo;
- una forza interiore stabile, non reattiva;
- una libertà espressiva non condizionata dal giudizio;
- una visione chiara di sé nel mondo, senza bisogno di approvazioni;
- un’aderenza spontanea ai ritmi e ai valori naturali della vita;
- una regolazione emotiva fluida e fisiologica;
- un’energia vitale distribuita e costante.
In questa condizione, anche gli organi lavorano meglio. Ma non è il buon funzionamento organico a determinare la differenza, la vera differenza sta nello stato di integrità e di interezza dell'organismo.
Un corpo ben funzionante è prima di tutto un corpo che si sente. La vera fisiologia non è l’efficienza dei suoi organi: è la qualità del sentire che li orchestra.
E tu?
Se non fossero solo i numeri delle analisi a dirti come stai… Cosa ti racconterebbe il tuo corpo oggi?
Note bibliografiche
- Damasio A. — The Feeling of What Happens (1999)
- Porges S. — The Polyvagal Theory (2009)
- Levine P. — In An Unspoken Voice (2010)
- Lowen A. — Il linguaggio del corpo (1958)