Avatar: la tecnologia che si arrende al sentire

Avatar: la tecnologia che si arrende al sentire

In Avatar, la tecnologia cede il passo al sentire: non è più la mente a comandare il corpo, ma la fisiologia a guidare il movimento. La pienezza incarnata non si costruisce: si lascia emergere quando il controllo si dissolve.


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In Avatar la tecnologia è ovunque. Gli umani la usano per controllare, per estrarre, per invadere. Persino il corpo di Jake, nella sua prima forma avatarica, nasce come prodotto tecnico: un organismo costruito in laboratorio, un’interfaccia che permette al suo pensiero di agire a distanza.

Ma poi accade qualcosa che la tecnologia non aveva previsto: Jake smette di guidare il corpo e comincia ad abitarlo. Il movimento non è più controllato dall’alto, ma emerge dalla fisiologia stessa. L’avatar diventa corpo vissuto, non più macchina comandata.

Questa trasformazione racconta in metafora ciò che accade in ogni essere incarnato quando lascia cadere il controllo mentale e si apre al percepire. L’ascolto profondo della fisiologia non richiede alcuna interfaccia, nessuna struttura esterna, nessuna strategia cognitiva. È la discesa semplice nel proprio sentire.

Anche nel nostro mondo, spesso, l’essere umano cerca di sostituire il sentire con il controllo: mappe, tecniche, algoritmi, modelli mentali, strategie di regolazione. Sono tentativi di compensare la perdita dell’ascolto organico, tentativi di imitare artificialmente una regolazione che il corpo conosce da sempre.

In Pandora, il corpo dei Na’vi non ha bisogno di compensare nulla. È già regolato dal sentire. L’equilibrio non nasce dallo sforzo, ma dalla risonanza con l’ambiente vivente. Eywa — la rete di connessione universale — non è una tecnologia: è la metafora di un sistema percettivo globale, simile a quel campo enterocettivo che, anche nel nostro corpo, tiene insieme il flusso della vita.

Quando Jake smette di pensare al corpo come strumento da comandare, quando lascia che il sentire conduca il gesto, il respiro, la presenza, la macchina scompare. Rimane la pura incarnazione.

Non serve altra tecnologia per abitare sé stessi.

Serve la discesa nel corpo.

E tu?

Quando non controlli, cosa resta?

Riesci a immaginare la tua fisiologia capace di guidarti, senza più bisogno di strategie?

Note bibliografiche

  • Lowen A. — Bioenergetica (1975)
  • Damasio A. — Self Comes to Mind (2010)
  • Cameron J. — Avatar (2009)

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