Per secoli l’essere umano ha identificato sé stesso con il pensiero, con l’immagine, con la rappresentazione. Ma l’identità più autentica, più profonda, non è un’idea: è un sentire. È ciò che Arthur D. Craig, neuroanatomista e neuroscienziato statunitense, ha messo in luce con la sua vasta opera sul sistema interocettivo: una rete neurofisiologica che ci permette di percepire il corpo dall’interno.
Quello che Craig ci consegna non è soltanto un modello biologico: è una vera e propria rivoluzione nel modo in cui concepiamo la coscienza, il sé, e la salute psico-emotiva.
Cos’è l’enterocezione
Il termine interoception (enterocezione) indica la capacità dell’organismo di percepire ciò che avviene dentro di sé. Fame, sete, caldo, freddo, battito cardiaco, respirazione, tensione muscolare, dolore viscerale: sono tutti esempi di stimoli interocettivi. Ma la vera svolta del lavoro di Craig è stata mostrare che queste sensazioni non restano nella periferia del sentire, bensì costruiscono la base stessa della coscienza di sé.
Dal corpo al cervello: la mappa di sé
Craig ha identificato un percorso ben definito: i segnali interni partono dai recettori viscerali, cutanei, fasciali e articolari e raggiungono il midollo spinale; da lì, risalgono verso il talamo, per poi giungere alla corteccia insulare posteriore, dove viene formata una vera e propria mappa fisiologica dell’intero corpo. Una rappresentazione continua e aggiornata del nostro stato interno.
Ma non si ferma qui. Questa mappa viene “letta” dalla insula anteriore, che trasforma l’informazione fisiologica in percezione soggettiva. È a questo livello che il sentire diventa consapevolezza. È lì che si forma il senso di essere “io” — un sé sentiente.
Il sé è una funzione corporea
Secondo Craig, il sé non è un costrutto astratto ma un’esperienza incarnata, che nasce dalla percezione continua e integrata del nostro stato interno. In questo modello, la coscienza non precede il corpo: la coscienza è il corpo che si sente.
Le emozioni, in questa visione, non sono eventi mentali separati dalla fisiologia, ma processi omeostatici: manifestazioni soggettive di cambiamenti corporei profondi. Quando sentiamo paura, rabbia, piacere o vergogna, stiamo leggendo uno stato corporeo, non un’idea.
Perché ci riguarda da vicino
Questo ha implicazioni straordinarie per il lavoro interiore, e per tutto il percorso proposto da BioMAGIA.
- Riconnettersi al corpo significa accedere direttamente alla sorgente della coscienza incarnata.
- Ascoltare una tensione significa iniziare a sentire una parte che era esclusa dalla rappresentazione di sé.
- Sviluppare la percezione interocettiva è un processo di trasformazione profonda che modifica sia lo stato fisiologico che quello emotivo.
In altri termini, più il corpo viene sentito in modo chiaro, più la coscienza si espande. Il contrario è altrettanto vero: quando il corpo viene ignorato, anestetizzato o represso, anche la coscienza si contrae e si irrigidisce in automatismi mentali e risposte stereotipate.
La connessione con BioMAGIA
Ogni pratica di ascolto corporeo — dal respiro consapevole al rilascio delle tensioni, dall’ascolto enterocettivo al riconoscimento delle emozioni — trova una spiegazione fisiologica coerente proprio nelle ricerche di Craig. Non si tratta di discipline “alternative” o “spirituali”, ma di processi neurobiologici reali, osservabili e verificabili.
Riabitare il corpo significa riattivare il nostro sistema interocettivo e permettere alla coscienza di ritornare nel suo luogo naturale: il corpo vivente. Significa non solo tornare a sentirci vivi, ma riconoscere che l’unico modo per essere davvero presenti è sentire profondamente ciò che siamo.
Note
- Arthur D. Craig è autore di How Do You Feel? An Interoceptive Moment with Your Neurobiological Self (2015), opera di riferimento per il tema trattato.
- Il suo modello di coscienza incarnata ha influenzato numerose discipline tra cui neuroscienze affettive, psicologia somatica, bioenergetica e mindfulness.
- La corteccia insulare è attualmente considerata il principale hub neurale per la coscienza del corpo.