L’essere umano è, a tutti gli effetti, un essere bipolare. Non nel senso patologico del termine, ma nel senso più profondo e strutturale. Il suo corpo, la sua coscienza, la sua stessa natura biologica e percettiva si sono sviluppate in relazione costante con un mondo che è, anch’esso, bipolare.
Viviamo su un pianeta che possiede due poli e che è governato da forze che si oppongono e si completano: la gravità, forza centripeta, che ci ancora al suolo; la rotazione, forza centrifuga, che ci spinge lontano dal centro. Ma anche la luce e il buio, il caldo e il freddo, la pressione e la depressione: tutte dinamiche che creano il ritmo e la vita sulla Terra.
Tutti gli esseri viventi si sono sviluppati dentro questa danza di opposti. L’albero, ad esempio, cresce affondando nel terreno le radici mentre si espande verso il cielo coi rami. Gli animali si orientano tra alto e basso, avanti e indietro, dentro e fuori, come in un continuo processo di integrazione fra spinte contrapposte.
Anche nell’essere umano questa organizzazione è evidente. La colonna vertebrale è l’asse lungo il quale queste forze si distribuiscono: verso il basso, attraverso il bacino, le gambe, i piedi e i plessi inferiori; verso l’alto, attraverso il torace, le spalle, le braccia, la testa e i plessi superiori. Solo quando queste due direzioni sono libere di dialogare tra loro, può emergere un centro. È da questo dialogo che si genera il vero equilibrio.
Nel Rolfing, questo equilibrio dinamico viene definito palentonicità: una tensione costruttiva tra poli opposti, in cui ogni estremità rafforza l’altra. Più si è capaci di affondare, più si è liberi di elevarsi. Più si è radicati, più si può espandere il proprio respiro nello spazio. Come negli alberi, l’altezza non è mai disgiunta dalla profondità.
Questa tensione costruttiva attraversa non solo la struttura, ma anche la nostra esperienza: il movimento, l’emotività, le funzioni cognitive e relazionali. Ogni espressione vitale è frutto dell’interazione tra spinta e contenimento, tra apertura e sostegno.
Anche la coscienza si forma nell’incontro tra i poli: mente e corpo, razionalità e sensibilità, futuro e passato. Il presente non è una linea statica, ma un punto di convergenza tra ciò che è stato compreso e ciò che si apre davanti a noi. È nell’integrazione – non nel conflitto – che si espande la consapevolezza.
Questa struttura si riflette anche nel nostro modo di pensare. L’essere umano ha una tendenza a vedere la realtà in modo dicotomico: giusto/sbagliato, bene/male, inferno/paradiso. Ma il cammino della maturazione interiore passa per l’accoglienza della complessità, per la capacità di sostare nel campo intermedio, dove gli opposti non si escludono, ma si trasformano a vicenda.
In questo senso, il chakra del cuore è un archetipo vivente di questa integrazione. Situato al centro dei sette chakra, è il punto di passaggio e di armonizzazione tra i centri inferiori (più corporei e istintivi) e quelli superiori (più mentali e sottili). È nel cuore che l’essere umano può percepire l’unità tra cielo e terra, tra radice e visione.
Attraversamenti… il cuore delle cose. Quel luogo in cui gli opposti si compenetrano per sostenerci e darsi slancio a vicenda.
In BioMAGIA, questa visione si traduce in esperienza. Offriamo uno spazio in cui i poli non si escludono, ma si incontrano e si nutrono. Dove il corpo non è nemico della mente, e la gravità non è contraria alla libertà, ma sua alleata. Ritrovare l’interezza significa proprio questo: non scegliere un polo, ma abitare il campo che li unisce.
Note
- Palentonicità: concetto introdotto nel metodo Rolfing® per descrivere la relazione dinamica e reciproca tra le forze opposte che attraversano il corpo. Viene dalla parola greca “palentonos”, che indica una tensione equilibrata.
- Plessi nervosi: reti di nervi situate lungo la colonna vertebrale che coordinano funzioni sensoriali e motorie. I plessi superiori (cervicale e brachiale) coordinano testa e arti superiori; i plessi inferiori (lombare e sacrale) gli arti inferiori e le funzioni viscerali.
- Chakra: secondo la tradizione indiana, i chakra sono centri energetici disposti lungo l’asse vertebrale. Il chakra del cuore (Anahata) è associato all’amore, all’equilibrio e all’integrazione.